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50 Nel compimento del sistema di bonificazione degli alvei derelitti.

Basta la sola enunciazione di queste opere per farne cono- scere i’utilitá e Purgenza.

Il pronto esegnimento delle prime può scansar danni ed inconvenienti gravi. La premura nel provvedere a quelle che si riferiscono alia bonificazione del suolo, che le finanze do- vranno un giorno alienare, è dettata dall’interesse che ha il pubblico erario di ridurre questo suolo col minor ritardo possibile in istato di coltura per ottenere colla vendita di esso un risarcimento dei sacrifizi sinora sopportati.

Quale sia per essere in ultimo risultato l’avanzo passivo che graviterá sullo Stato non sarebbe in oggi possibile di prevederlo con precisione, sia perchè vertono non poche liti tra l’amministrazione ed i diversi appaltatori degli argini, la cui decisione può inflaire notabilmente sulla cifra dell’attivo e del passivo; sia perchè non potrebbesi valutare con saffi- ciente esatterza Ja somina che in seguito alla bonificazione degli alvei si ritrarrá dalla foro vendita.

Procedendo però coll’appoggio dei dali approssimativi che gi vennero somministrati, e specialmente delle relazioni del- l’ingegnere direttore, avremo le cifre seguenti;

L’arginamento costerá in complesso circa 8 milioni.

Le finanze, tra i fondi somministrati prima del 1853 e le spese posteriormente falte e da farsi, vi avranno concorso per circa lire 5,800,000,

Esse hanno esatto od esigeranno dai consortili 1,744,000 lire.

Ricaveranno probabilmente 4,500,000 lire dalla vendita che col tempo faranno dei terreni che avranno bonificati, oltre ad un centinaio di mila lire per prodotti diversi rac- celti o da raccogliersi.

Avranno speso in soprappiú d’ogni compenso sperabile circa 2,500,000 lire.

Ciò posto, chi voglia in mezzo a questi calcoli indagare quali saranno per risultare in ultima analisi gli effetti della legge del 1843, per cui l’opera dell’arginamento fu messa a carico delle finanze, potrá inferirne che, mediante laggiunta di 900,000 lire ai capifali giá sacrificati per tale impresa prima del 1845, le finanze avranno oltenuto il compimento dell’opera, e resi utili sia quegli stessi sacrifizi dello Stato, sia quelli anche enormi che erano stati fatti dalle provincie,

dai comuni e dai privati; sará stato adempiuto un solenne

impegno confermato dal Governo sotto piú regni successivi in miglioramento della ricchezza e della salubritá di vasti territori, a berefizio di tre provincie, e non senza vantaggio per la generalitá dello Stato.

1 yostri commissari hanno creduto di soltoporvi questo riassunto di fetîi, perchè il proposto stanziamento di fondi suppletivi essendo il primo provvedimento finanziario che siasi ineocato dalla Camera in ordine all’arginamento del- l’Arce dell’Isère, il Senato potesse avere presente il quadro sommario dei vantaggi e dei carichi che ne derivano,

Essi non si soffermarono ad esaminare se il credito do- mandato dal Governo possa piú o meno esaltamente, a senso delle leggi finanziarie, qualificarsi colla denominazione di maggiore spesa, e se avrebbe potuto essere volato come semplice articolo di bilancio.

Credoro di averne abbastanza dimostrata ia convenienza perchè non sia da ricusarsene la sanzione, e perciò si limi» fano a proporvi l’adozione pura e semplice del progetto di legge che vi fu presentato,

Concessione di uw’annua pensione alla vedova Dessinier,

Progetto di legge presentato alla Camera 13 gen nato 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle finanze (Cavour),

Sicnori! — Sono noti alla Camera i tristi fatti testè avve- nuti nella provincia d’Aosta per opera di chi, turbando l’or- dine, vuol sovvertire le libere nostre instituzioni.

Un drappello della nazionale milizia di quella cittá po- stosi il 29 ora scorso dicembre sulle tracce d’alcune bande d’insorti, ottenne che a lui si unisse, come pratico dei luoghi e d’animo coraggiose, Giovanni Baftista Dossinier, sul cui efficace concorso poteva quindi far calcolo la stessa milizia; ma l’infelice doveva cadere vittima della propria devozione alla causa dell’ordine e della libertá, poichè veniva poco stante colto da una palla nemica, che in breve il tolse alle cure ed all’affetto della propria famiglia.

La pafria deve gratitudine a coloro che, adoperandosi per sastenerne i piú sacri interessi, fecero generoso sacrificio della propria vita,

E abbenchè il Dossinier non fosse regolarmente inscritto sui ruoli della milizia nazionale, non è men vero però che dovette in tal giorno farne parte, -

La superstite famiglia del defunte, composta della madre e di tre figli minorenni, invocherebbe quindi, per analogia, il disposto dall’articolo 122 della legge 4 marzo 1848.

Il Consiglio dei ministri fu unanime nel giudicare tale fa- miglia meritevole di un riguardo che possa da un canto rite- nersi per una ricompensa nazionale, e procurare per altra parte alla stessa famiglia un qualche mezzo di sussistenza, essendone essa rimasta quasi totalmente sprovvista colla morte del padre, che in gran parle vi contribuiva coi pro» venti della caccia.

Credo impertanto farmi eziandio interprete dei sentimenti della Camera, presentandole un progetto di legge, in virtú della quale verrebbe concessa alla vedova Margarita Norat un’annua pensione di lire duecento quaranta, riversibile in caso del di lei predecesso ai propri figli duranfe la minore loro etá.

PROGETTO DI LEGGE.

Articolo unico. È concedata sul bilancio dello Sfato l’an» nua pensione di lire duegentoquaranta a Margarita Norat vedova di Giovanni Battista Dossinier, morto il 9 gennaio 1854 per aver combattuta l’insurrezione avvenuta nella pro- vincia d’Aosta.

In caso di predecesso di detta vedova, tale pensione sará riversibile ai superstiti figli dorante la minore loro etá,

Relazione fatta alla Camera i 23 gennaia 1854 dalla Commissione composta dei deputati Arconati, Gio-

. vanola, Baino, flartinet, Quaglia, Gallo, e Hurando, relatore.

Sioxori! — 1 recenti moti della provincia d’Aosta, nel mentre che manifestarono in un modo non contestabile quanto in mezzo alle crisi interne terni utile allo Stato Vappoggio

{ morale e materiale delle guardie nazionali, provarono al