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100,000 di cui fu chiesta l’autorizzazione per addivenire alla compra di cannoni di ferro.

Compiuta cosí la discussione del bilancio, ed esternato in- torno al medesimo l’avviso della Commissione, rimane ad esaminare il progetto di legge, per cui, mentre se ne pro- pone l’approvazione, si chiedono pure alcuni speciali prov- vedimenti diretti ad agevolare la riscossione delle imposte e tasse dirette nel venturo anno 1858, ed a porre in grado il ministro di finanze di far fronte alle spese dello Sfato.

Le disposizioni contenute pegli articoli 1, 2, 8 e 6 del mentovato progetto, essendo pienamente conformi a quelle inserite nelle precedenti leggi che sancirono il bilancio at- tivo degli anni passati, non prestarono materia ad alcuna osservazione, e la loro adozione non può soffrire ecce» zione.

Gli articoli 3 e 4 racchiudono disposizioni deltutto nuove, imperocchè col primo di essi verrebbe ordinato che, provvi- soriamente e sino alla pubblicazione dei ruoli del 4855, la riscossione delle imposte e tasse dirette possa operarsi su quelli del 1854 e nella misura in cui furono per tale anno stabilite, e col secondo dei medesimi si prescriverebbe che in tutti i casi in cui all’epoca della formazione deiruoli delle contribuzioni soggette alle sovrimposte divisionali, provin- ciali e comunali alcuni dei bilanci delle divisioni e dei co- muni non siano per anco approvati, le relative sovrimposte saranno ripartite nella misura e proporzione stabilita per Panno antecedente, salvo il dovuto compenso nel riparto del- Pannata successiva. 1

Considerando che [o scopo cui tendono queste disposizioni si è di facilitare tanto al Governo quanto alle divisioni, ale . provincie ed ai comuni la riscossione delle rispettive imposte onde supplire regolarmente alle spese occorrenti, e fatto ri- flesso che l’adozione di simili provvedimenti anzi che nuo- cere ai contribuenti, può loro giovare, in quanto che il ri- tardo procrastinato nella formazione dei ruoli ‘produce l’in- conveniente di cumulare piú rate di pagamento in un solo tempo, per cui talvolta torna piú gravoso ai medesimi di soddisfarvi, che non lo sarebbe se le imposte venissero esatte piú ripartitamente, la Commissione fu d’avviso che si possano adottare i proposti articoli,

Nello emettere questa opinione fa la Commissione essen- zialmente determinata dalla speciale condizione in cui per la forza delle circostanze tanto gli agenti del Governo, come quelli provinciali e comunali si trovano di non aver potuto, atteso la nuova esazione di varie imposte, compiere in tempo colla necessaria diligenza i ruoli su cui debbono le medesime riscuotersi ; imperocché essa intende che questa autorizza- zione non debba ingenerare la menoma lentezza nella forma- zione regolare dei ruoli, ma debbavisi procedere colla mag- giore possibile attivitá onde la riscossione delle imposte se- gua sulla base di ruoli definitivi e regolari.

L’articolo 7 ed ultimo del mentovato progetto di legge contiene la rinnovazione per tutto il 1855 della facoltá con- ceduta al ministro di finanze dall’articolo 8 della legge del 34 gennaio 1852, di emettere Buoni del tesoro sino alla concorrenza di venti milioni di lire in anticipazione delle imposte. ;

Il disavanzo che tuttora pur troppo si verifica nelle en- trate in raffronto alle spese, ed il ritardo che per cause fa- tali, nè rimediabili, s’incontra nella riscossione di una parte delle rendite ordinarie, sembrarono alla Commissione motivi abbastanza gravi per acconsentire all’adozione del proposto articolo, nella speranza che questo mezzo possa essere suffi- ciente onde sopperire alle esigenze dell’erario.

In coerenza pertanto alle sopra esposte considerazioni, ho l’onore di proporre al Senato l’adozione pura e semplice del mentovato progetto di legge.

(Spesa.)

Progetto di legge presentato alla Camera 08 marzo 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle fi- nanze (Cavour).

Articolo unico. Il bilancio passivo dello Stato per l’eser- cizio 1853 è approvato nella complessiva somma di lire cento trentasette milioni seicento sessantotto mila duecento qua- rantadue e centesimi undici, ripartita fra i capi e le cate- gorie di cui nel bilancio medesimo.

Relazione proemiale presentata alla Camera il 29 giu- gno 1854 dal presidente della Commissione generale del bilancio, Cadorna Carlo.

Sicyoni 1 — La Commissione generale del bilancio, prima d’intraprendere l’esame del bilancio per l’esercizio dell’anno 41855 di cui vi siete compiaciuli d’incaricarla, credette op- portuno di adottare in massima alcune norme pel lavoro dei signori relatori e delle Sotto-Commissioni e per Ile proprie deliberazioni, Nel tempo stesso deliberava che con relazione apposita del di lci presidente, vi si renderebbe ragione del modo da essa tenuto nell’esame e nella discussione del detto bilancio. Egli è per eseguire questa deliberazione, che a nome della Commissione stessa, lo l’onore di farvi la pre- sente relazione.

Avendo voi commesso alla Commissione generale di esa- minare il bilancio per l’esercizio 1855 sullo scorcio della pre- sente Sessione, essa pensò che ad eseguire ua tale incarico prima che la Sessione avesse termine era indispensabile a- dottare alcuni principii generali e tale un metodo nelle rela- zioni e nelle discussioni che rendessero piú agevoli e spediti i di lei lavori. i

Essa per altra parte non potè a meno di non considerare l’importanza somma di giungere finalmente all’intento di po- ter votare i bilanci regolarmente ed in tempo opportuno, cioè prima del principio degli esercizi ai quali essi si riferi- scono, il quale intento, nonostante i maggiori sforzi, non venne finora dato al Parlamento di raggiungere dopo sei anni di vita costituzionale, per la moltiplicitá dei lavori urgenti di cui si dovette occupare. La Commissione, non discono- scendo quanta parle essa potesse avere nel preparare il con- seguimento di un tale scopo d’importanza costituzionale al- tissima, si prefisse di affretiare il piú che le fosse possibile l’esame che le era stato commesso,

A ciò parve le si aprisse la via della recentissima vota- zione del bilancio dell’esercizio del corrente anno, impe- rocchè per la discussione e la relazione del bilancio pel 1855 fatta pochi giorni dopo la votazione effettuata dalla Camera del bilancio pel 1854, non si potesse a meno di non allia» gere a quest’ultimo le principali basi e gli elementi unifor- mandovisi nella massima parte.

Ond’è che essa stabili, come generale massima direttiva, che il bilancio per l’esercizio dell’anno 1854, che si stava vo- tando dalla Camera, e che ora venne dalla medesima compiu-