Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu/174

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XLII.


E lui, quello ch’aveva superato,
Ridenno, li più boja tradimenti
Der mare, de la terra, de li venti,
4Coll’omo ce rimase massacrato!

E lui, quello ch’aveva straportato
Li sacchi pieni d’oro a bastimenti,
Fu ridotto a girà’ pe’ li conventi,
8Cór fijo in braccio, come un affamato!

E er re (che lo ripossino ammazzallo
Dove sta) dopo tanto e tanto bene
11Ch’aveva ricevuto, pe’ straziallo,

Co’ l’antri boja ce faceva a gara.
E dopo avéje messo le catene,
14Voleva fallo chiude’ a la Longara38.



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