Pagina:Pastor fido.djvu/11

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   Di trionfar del suo nemico, quanto
   L’hebbe cara, e guardolla
   Questa amica del ciel devota gente,
   Di cui fortunatissimo riparo
   Fur esse in terra, ella di lor nel cielo:
   Pugnando altri co’ l’armi, ella co’ prieghi.
   E benche qui ciascuno
   Habito, e nome pastorale havesse;
   Non fù però ciascuno
   Nè di pensier, nè di costumi rozo:
   Però ch’altri fù vago
   Di spirar tra le stelle, e gli elementi
   Di natura, e del ciel gli alti segreti,
   Altri di seguir l’orme
   Di fuggitiva fera,
   Altri con maggior gloria
   D’atterrar orso, ò d’assalir cignale.
   Questi rapido al corso,
   E quegli al duro cesto
   Fiero mostrossi, ed à la lotta invitto.
   Chi lanciò dardo, ò chi ferì di strale