Pagina:Pastor fido.djvu/112

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   Che se co’ preghi sol come dicesti
   S’ama discretamente, e con lusinghe,
   E ciò da me non aspettasti mai,
   Tu sola tu m’hai tolto,
   Con la durezza tua, con la tua fuga
   L’esser discreto amante.
   Am.Assai discreto amante esser potevi
   Lasciando di seguir chi ti fuggiva.
   Pur sai, che’n van mi segui.
   Che vuoi da me? M. Ch’una sola fiata
   Degni almen d’ascoltarmi, anzi ch’io moia.
   Am.Buon per te che la grazia
   Prima che l’habbi chiesta, hai ricevuta.
   Vattene dunque. M. ah Ninfa,
   Quel che t’hò detto à pena
   È una minuta stilla
   De l’infinito mar del pianto mio.
   Deh se non per pietade,
   Almen per tuo diletto ascolta cruda
   Dì chi si vuol morir, gli ultimi accenti.
   Am.Per levar te d’errore, e me d’impaccio,
   Son contenta d’udirti,
   Ma vè con queste leggi.
   Dì poco, e tosto parti, e più non torna.
   Mir.In troppo picciol fascio
   Crudelissima Ninfa
   Stringer tu mi comandi
   Quell’immenso desio, che se con altro
   Misurar si potesse,