Pagina:Pastorale 31 maggio 1889 (Marello).djvu/5

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stra esperienza nell’esercizio dell’episcopale ministero, e che voi in ogni difficile occorrenza mi siate larghi del vostro lume e consiglio. Già fin d’oggi vi esprimo l’imperitura mia riconoscenza per tutti gli aiuti che vi domanderò fiduciosamente e che voi fraternamente mi presterete; e ringrazio il Signore che mi circonda d’un Senato cospicuo per dottrina e virtù, per l’amor grande che porta alla Chiesa di Cristo, per l’attaccamento filiale alla Cattedra di Pietro.

Agli aiuti che dal consiglio e dall’opera vostra, o Venerabili Fratelli, io mi aspetto, vogliate aggiungere quello potentissimo della preghiera. Quando uniti nella Casa del Signore canterete le sue lodi e invocherete sul popolo le celesti benedizioni, vi sovvenga in special modo di me che a questo popolo debbo essere guida nel cammino della salute. Lo stesso aiuto io spero anche da Voi, o egregi Canonici, che nella Chiesa Collegiata di Campo Ligure pure attendete all’angelico ufficio di lodare e glorificare Iddio.

A voi pur m’indirizzo, o Venerandi Parroci, a voi che con me dovete specchiare in mezzo al popolo l’immagine del buon Pastore. Oh quanto mi è dolce il pensare che per voi la mia missione sarà feconda di bene in ogni più remota parte della Diocesi! che pel vostro zelo potrò adempiere meglio il pastorale ufficio: conoscere le mie pecorelle, assicurar loro il pascolo salutare, difenderle dal nemico rapace, guidarle all’eterno ovile.

Ma con tante anime da salvare lo zelo vostro non basterebbe se non vi fosse congiunto lo zelo di quei