Pagina:Patria Esercito Re.djvu/406

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388 parte seconda

accompagna alla grande rivista S. M. la Regina e S. A. R. Elena d’Aosta, cavalcando galantemente a lato del loro equipaggio.

Al cenno Reale, quella massa piumata, inargentata e dorata, si avvia sul terreno della grande rassegna.

La quale riuscì come suppergiù riescono tutte quelle solennità militari dove interviene il Sovrano; dove, cioè, l’attenzione più viva, la great attraction, è sempre lui. Figuratevi una rassegna alla quale assisteva Margherita di Savoja, e sua nipote Elena di Francia!

La piazza d’Armi presentava uno spettacolo stupendo.

Gli addetti militari, nelle loro ricche uniformi, contribuivano a dare varietà al quadro.



La piazza era tutta uno scintillio di armi abbaglianti al sole, un brulichìo immenso di elmi e di keppì; mentre sopra tutto e sopra tutti, torreggiava
maestoso, argenteo nell’orizzonte, il pallone frenato.

L’ammasso di gente è sterminato.

Alle 10 la rivista finisce, e il Re viene a collocarsi di fronte alle tribune. Le carrozze della Regina e della duchessa d’Aosta, col seguito, si allineano lungo la fronte, formata dallo Stato Maggiore.

Le musiche dei reggimenti, giunte in faccia ai Sovrani, fanno conversione a destra e si fermano. La truppa sfila.

S. M. saluta colonnelli e stendardi. Questi si abbassano anche davanti alla Regina.