Pagina:Patria Esercito Re.djvu/59

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lo stendardo dei carabinieri 41

Sotto gli elmi lucenti s’incavernano le occhiaje. Le trombe guerriere mandano uno squillo, il quale non ha più nulla di umano.... e par squillo d’Arcangelo.

La rassegna è finita!

. . . . . . col brando
L’ombra regal dà l’ultimo saluto
Alle spente falangi, e si dilegua
Nei primi raggi del nascente sole.



Qui finisce lo inspirato canto del poeta.... Ma voi seguitemi, ancora una volta, sul sacro colle di Superga!

Le pesanti porte di quella cripta si riaprono. Il fantasma gigante di Re Carlo Alberto vi ritorna, seguito della sua scorta fidata dei morti Carabinieri. Egli si accosta a passi misurati all’avello scoperchiato.... Vi rientra.... e prima che il grave coperchio ricada su Lui, si volge con un intimo e affettuoso atto riconoscente verso la guardia del proprio Corpo, i suoi fidi Carabinieri: mentre per le austere navate aleggia, pari ad alito di vento, una nota soave che par che dica: — Grazie!....

Quella grande ombra sparendo, voleva con quell’estremo ringraziamento dire questo: che la gratitudine dei Re deve sopravvivere alla tomba.

E l’ammaestramento di quel Principe, il quale, esempio di sublime sacrifizio, rinunziava spontaneo, per il bene della patria e del suo Esercito,