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50 1937


17 gennaio.

Quanto piú un uomo s’impaccia in una passione, tanto piú casi di per sé indifferenti gli risultano a dolore; deludendo appunto per la loro indifferenza la sua avidità protesa. Un ambizioso soffrirà per la mancata protesta di riconoscimento da parte di un celebre; il quale inferirà a un evangelico ricercandone la conversazione scrupoli di tentazione; che a loro volta faranno dispetto a un individualista, assalendolo suo malgrado. L’invidia, ambizione rovesciata, sta alla base di ogni angustia sofferta. Non si può tollerare che una cosa avvenga indifferentemente, per caso, fuori della nostra impronta.

Qualunque genere di fervore porta con sé la tendenza a sentire una prestabilita legge nella vita, che punisce chi abusi o trascuri il fervore stesso. Uno stato di passione — fosse anche l’ebbrezza dell’assoluta autodeterminazione — talmente organa e anima l’universo, che ogni rovescio appare poi portato da una rottura del vitale equilibrio di quella diffusa passione, che cosí si difende come un corpo vivente. E secondo il temperamento parrà di aver abusato o d’esser stato inferiore: comunque ci si sentirà organicamente puniti dalla legge della passione stessa e dell’universo. Che è quanto dire che ogni fervore porta con sé un superstizioso convincimento di aver da fare i conti con la stessa logica delle cose. Persino il fervore del miscredente nella trascendenza di una legge.

28 gennaio.

Qualunque sventura, o ci si è sbagliati e non è una sventura, o nasce da una nostra insufficienza colpevole. E siccome sbagliarci è colpa nostra, cosí di qualunque sventura non dobbiamo incolpare altri che noi. E adesso consòlati.

18 giugno.

1 Marmaglia - Prete - Discorsi (Pomeriggio)

2 In fuga - Strada - Fischio (Crepuscolo)