Pagina:Pavese - Poesie edite e inedite.djvu/221

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La puttana contadina
Pensieri di Deola
Due sigarette
Dopo

Città in campagna
Il tempo passa
Gente che non capisce
Casa in costruzione
Città in campagna
Atavismo
Avventure
Civiltà antica
Ulisse
Disciplina
Paesaggio V
Indisciplina
Ritratto d’autore
Grappa a settembre
Balletto
Paternità
Atlantic Oil
Crepuscolo di sabbiatori
Il carrettiere
Lavorare stanca

Maternità
Una stagione
Piaceri notturni
La cena triste
Paesaggio IV

Un ricordo
La voce
Maternità
La moglie del barcaiolo
La vecchia ubriaca
Paesaggio VIII

Legna verde
Esterno
Fumatori di carta
Una generazione
Rivolta
Legna verde
Poggio Reale
Parole del politico

Paternità
Mediterranea
Paesaggio VI
Mito
Il paradiso sui tetti
Semplicità
L’istinto
Paternità
Lo steddazzu

Appendice
Il mestiere di poeta
A proposito di certe poesie
non ancora scritte

v02

L’ordinamento delle poesie di Lavorare stanca in sei gruppi che prendono il nome da sei poesie (Antenati, Dopo, Città in campagna, Maternità, Legna verde, Paternità) risulta fissato definitivamente nel 1940. Ma la ricerca di formule per classificare e ripartire le poesie era sempre stata perseguita da P. come un esercizio critico sulla propria opera; e ne troviamo tracce su alcuni degli elenchi che ogni tanto egli stendeva delle poesie che aveva scritto.

Sul retro di una minuta del 1933, in un elenco di poesie che arriva fino a Crepuscolo di sabbiatori, le poesie sono distinte, mediante diversi tipi di asterischi, nei seguenti gruppi: Campagna; Campagna-

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