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VII.


LIBERTAS





Sciagura a te, sciagura a te, vegliardo
     Che non amasti mai,
     E a me t’affacci, aruspice infingardo,
     4Gridando: — Guai! —

Quando rugge la pugna, e si agonizza
     Sul campo di battaglia:
     Quando pei velli dell’orrenda lizza
     8La morte raglia,

Chi nei sentieri ove palla non giunge
     Stà in guardia dei giumenti,
     Giumento è anch’esso se desìo lo punge
     12Di far commenti!

E lo danni alle forche il capitano,
     Se, a pergamo salito,
     Contro i fratelli che mordono il piano
     16Appunta il dito.