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PENSIERI E GIUDIZI 129


Mentre sui troni eversi e l’are infrante
Voi poserete sorridenti il guardo,
Sacre teste canute, anime sante
                Dell’Hugo e del Nizzardo».

Che questo giorno augurato sia venuto non oserei affermare; ma che il ravvicinamento commerciale e letterario fra le due generose nazioni sia foriero di un’intesa fraterna nei comuni ideali, è speranza che non resterà senza effetto.


III.


È uno spettacolo sublime! Da un lato la cieca inconsapevole prepotenza della Natura che devasta le Calabrie, atterra Messina, schiaccia migliaia di vite umane con la indifferenza di un piede villano che calpesta un formicaio; dall’altro lato un sollevamento, uno slancio di picciolette anime umane, che, svegliate bruscamente dai loro sogni di ricchezza, di gloria, di felicità, si stringono in un patto di fratellanza, muovono da tutte le parti del mondo a frenare, a domare, a debellare l’immanità delle forze nemiche.

Il sole ritorna a sorridere nell’azzurro, le furie scatenate del mare rientrano nei loro algosi letti; la Fata Morgana siede al telaio d’oro ed intrama la tela iridata su la terra ove pur dianzi erano giardini olezzanti di voluttà, ed ora non sono che monti di desolazione e sepolcro di morti e di mal vivi. Ed ecco la magica trama si stende su le due rive abitate dalla Morte, s’incurva come