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8 MARIO RAPISARDI

IV.


Il falso concetto che il monismo escluda l’Idealità, quando invece la sposta dal campo metafisico e la pone giustamente come suprema realtà della vita, ha dato origine al nuovo misticismo che non è veramente un sistema filosofico, ma un orientamento e un atteggiamento specioso di spiriti irrequieti, che, proclamando fallita la scienza, sperano trovare nel soprannaturale la soluzione di tutti i problemi dell’universo.

Se questa reazione al positivismo non si fosse manifestata da qualche tempo e non avesse invaso la mente di alcuni uomini insigni, la questione se sia possibile una morale senza Dio sarebbe addirittura oziosa: giacchè la scienza e la storia l’hanno risoluta da un pezzo per gli intelletti sgombri di mistici vapori e di perniciose preoccupazioni.

La scienza trova in tutte le religioni un nucleo sostanziale costituito di alcuni precetti morali, che si vanno man mano svolgendo e modificando secondo i tempi, i luoghi, le razze, e che son creduti sufficienti al governo della vita umana. Ciò che le religioni hanno di mitico, di simbolico, di rituale o è una paurosa allucinazione dell’ignoranza, o fioritura fantastica di popoli primitivi, o speculazione interessata dell’impostura. Dio non è altro che la figurazione di quell’Ideale di amore, di giustizia, di pace che è in cima di tutte le umane aspirazioni. Far dipendere la mora-