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PENSIERI E GIUDIZI 69

sto più degno di ammirazione e di pianto è l’amico impareggiabile che abbiamo perduto.

Se il genio e la sapienza sono i fastigi dell’intelletto, la bontà è il fastigio del cuore: virtù modesta e sublime, più utile agli altri che a sè, anzi a sè stessa dannosa; ma ornamento fastoso dello stato umano, ma sostanza miglioratrice a cui principalmente è fidata la vittoria della pace e della fratellanza dei popoli.

E chi più di te, o Gioachino1, possedeva e praticava una sì feconda virtù?

L’anima tua soavissima ebbe del diamante la purezza e la solidità: tutta la tua vita fu una traccia luminosa di benefici. E quando la morte ti volle suo, tu, mitissimo eroe della bontà, respingendo con serena fermezza dal tuo capezzale coloro che tu sempre credesti ministri d’errore ed apostoli di menzogna, ti spegnesti placidamente com’eri vissuto, in un benigno sorriso.


VI. 2

febbraio 1913.

Agli eroi da salotto e da caffè, sfacchinanti gran parte della giornata in scuole di scherma ed

  1. Gioachino Paternò Castello dei principi di Biscari, patriota catanese, n. il 6 nov. 1827, m. il 28 sett. 1898. Di animo mite e generoso, profuse il resto del censo avito per la causa della libertà.
  2. Per il quarto centenario della Disfida di Barletta.