Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/39

Da Wikisource.
24

presaglie impegnando i Signori in una guerra di molto maggior importanza a favor della religione, e de’ Cristiani oppressi dai Saraceni, e per la liberazione di Terra santa. 1 I Signori vi si recavano segnati della croce, e tra questi ce n’erano certamente anche di quelli vicini all’Adige, come lo dimostra il testamento del Conte Ulrico di Ulten fatto l’anno 1241. 2

I Vescovi di Trento tra queste triste vicende per parte loro si portavano in modo di conservare la pace. Il Vescovo Enrico da Gregorio VII. stimolato di spedir soldati alla Contessa Metilde a favor della Chiesa contro Arrigo IV., sembra che non vi si sia prestato per non provocarsi contro l’indignazione dell’Imperatore. 3 Contuttociò non fu possibile scansare guai di que’ tempi infelici. Il Beato Adalpreto restò vittima sotto la mano di un feudatario. 4 Il Vescovo Corrado ottenne bensì nel 1191 diploma da Arrigo VI., che nessuno potesse ergere torri, nè formar congiure, e società senza il permesso del Vescovo; ma fu inquietato da tante tribulazioni, che rinunziò al Vescovato l’anno 1205 per terminare i suoi giorni in pace in un Monastero. 5

A queste tribulazioni tennero dietro quelle recate dal perfido tiranno Ezzelino da Romano. Costui nel 1222 in assenza del Vescovo Alberto a forza di maneggi tirò Trento alla sua ubbidienza. Alberto sulla speranza di ritrovare sufficiente difesa dichiarò Adalpreto Conte del Tirolo avvocato, e protettore della Città, e Principato di Trento: ma fu tutto inutile, ond’ egli l’anno seguente morì di cordoglio. I Vescovi suoi successori non ebbero dominio, il quale veniva esercitato dai ministri di Ezzelino.

L’anno 1255 la Città di Trento si levò dall’ubbidienza di Ezzelino. Il popolo era annojato del tirannico suo governo, e il Vescovo Egnone voleva ricuperare alla sua Chiesa il Principato. Mandò Ezzelino un esercito; ma fu respinto: rinnovò ne’ seguenti anni le sue spedizioni, che ruinarono la Città, e recarono stragi, e guasti nel Territorio; ma il dominio della Città non lo ottenne più, e le di lui guerre cessarono colla sua morte avvenuta per una ferita riportata in battaglia in Soncino a’ 27 di Settembre del 1259.

Ma sopra il Principato di Trento subito spiegata la ribellione fissò l’ occhio il Conte del Tirolo. Adelaide figlia, ed erede del soprascritto Adalpreto, cui dal Vescovo Alberto per difendersi da Ezzelino era stata fatta scrittura dell’avvocazia di Trento, era passata in matrimonio con Mainardo Conte di Gorizia, il quale con questo matrimonio divenne Conte del Tirolo sotto il nome di Mainardo I. Venuto egli in Trento costrinse il Vescovo a rinnovare a lui l’investitura fatta a suo suocero, e l’investitura fu pubblicata, e fu anche rinnovata ai di lui figliuoli Mainardo II., e Al-

  1. Discorso Vl. §. I.
  2. Ibique dominus Comes Ulricus de Ultimis crucesignatus volens ire versus Dathanos, cioè Traci, Turchi. Notiz. di Trento Vol. II. pag. 579.
  3. Monumenta Eccles. Trident. pag. 22.
  4. Notiz. di Trento Vol. II. pag. 55.
  5. Le stesse pag. 100., e Monumenta Eccles. Trident. pag. 55.