Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/126

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Un sedile elevato in una di quelle stanze aperte indica il selamlik, o stanza in cui si riuniscono gli uomini ed i ragazzi. Nei giorni solenni quel sedile è ricoperto di tappeti o di stuoie, che si conservano poi il resto dell’anno insieme con i tesori della famiglia, consistenti nella cassetta dei gioielli, negli utensili di cucina, nei guanciali che servono da sedili, ecc.

I gioielli di famiglia sono filari di medaglie d’oro, collane ed altri ornamenti preziosi. Talvolta si vedono delle case in campagna con mura imbiancate e con finestre, ma sono rare. Ogni abitazione ha la sua colombaia, una specie di cupola di fango con dei vasi di terra per gli uccelli, ed ogni villaggio ha il suo gelso o il sicomoro, attorno al quale si adunano la sera i ragazzi del villaggio, mentre i genitori li stanno a guardare, muniti della grande chiave di legno, che serve a rinchiudere i loro tesori.

Maometto, che è il profeta dei seguaci della religione maomettana, era amantissimo dei gatti, e i suoi correligionari pure. Anche prima di Maometto, nei tempi antichi, si celebrava una festa a Bubastis, nel Delta orientale, in onore della dea Bast o Sekhet, la quale era rappresentata con una testa di gatto, ed a Bubastis si mandavano a conservare le mummie dei gatti favoriti di qualche persona. Spesso i gatti sono chiamati Bubastis, ma ora il loro nome familiare è Mau o Mie, e ciò dimostra che i gatti egiziani emettono gli stessi suoni dei nostri.

Ai tempi nostri c’è al Cairo una casa per i gatti abbandonati; e il popolo crede che i bimbi piccini si trasformino in gatti la sera quando vanno a letto affamati, e mentre il loro corpo è a casa immerso in apparenza nel sonno, il loro spirito in forma di gatto, vada in cerca di cibo. Per questo nessuno è crudele verso un gatto, pensando che