Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/92

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incomincia a camminare, è una solennità. Finchè il bambino inglese è piccolo piccolo, è lui che detta legge, indirettamente, in famiglia.

Appena il baby può sgambettare, si arrampica su per le scale, per le seggiole, e i fratelli e le sorelle lo guardano ansiosi e cercano di divertirlo nella nursery (la stanza dei bambini).

A proposito di nursery e dei canti detti nursery rhymes, c’è da osservare che in tutto il mondo non vi è bambino come quello inglese, per il quale sieno stati stampati tanti libri. Riviste, libri, giornali, nulla manca al piccolo suddito del Regno Unito. Nella nursery ci sono vecchie e nuove poesie e racconti, e il baby è ancora piccino piccino, che già può accennare le lettere grosse che vede sulla parete.

Allora la mamma se lo mette sulle ginocchia e gl’insegna le lettere. Il bel libro illustrato lo aiuta a imparare a leggere, e una volta che ha imparato, alterna lo studio con i giuochi, e fa a moscacieca, a giro giro tondo, al gatto nel cantuccio, alla musica magica e a diversi altri giuochi, adattati anche per i piccini. Quando il baby è stanco, si arrampica sulle ginocchia della mamma, e vuole andare a letto.

Dopo pochi anni incominciano anche per il bambino gli studi. I bambini inglesi non possono essere oziosi. Le bambine e i bambini vanno tutti alla scuola o sono istruiti da una governante. Per i poveri ci sono le board schools, dove pensano anche al mantenimento dei bambini; e per i ricchi le scuole private e l’istruzione impartita in casa. Le bambine, che vogliono aiutare la mamma nelle faccende di casa, imparano a cucire, a rammendare, a ricamare, e fanno di tutto per rendersi utili e sollevare il babbo dalle spese.