Pagina:Petrarca - Le cose volgari, Aldo, 1501.djvu/31

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     Onde al suo regno di qua giu si varca;
     Ecco novellamente a la tua barca,
     Ch’al cieco mondo ha gia volte le spalle
     Per gir a miglior porto,
     D’un vento occidental dolce conforto;
     Lo qual per mezzo questa oscura valle,
     Ove piangiamo il nostro et l’altrui torto,
     La condurra de lacci antichi sciolta
     Per drittissimo calle
     Al verace oriente, ov’ella e volta.
Forse i devoti et gliamorosi preghi,
     Et le lagrime sante de mortali
     Son giunte inanzi a la pieta superna:
     Et forse non fur mai tante ne tali;
     Che per merito lor punto si pieghi
     Fuor di suo corso la giustitia eterna:
     Ma quel benigno re; che’l ciel governa;
     Al sacro loco, ove fu posto in croce,
     Gliocchi per gratia gira:
     Onde nel petto al novo Carlo spira
     La vendetta, ch’a noi tardata noce
     Si, che molt’anni Europa ne sospira:
     Cosi soccorre a la sua amata sposa
     Tal; che sol de la voce
     Fa tremar Babilonia, et star pensosa.
Chiunque alberga tra Garona e’l monte,
     Entra’l Rodano e’l Reno et l’onde salse;
     Le’nsegne Christianissime accompagna:
     Et a cui mai di vero pregio calse