Pagina:Petruccelli - La rivoluzione di Napoli nel 1848, Genova, Moretti, 1850.djvu/24

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libero. Ils ne sont pas libres d’être justes, dice Michelet, ni d’aimer, ni d’haîr: ils reçoivent d’en haut les paroles qu’ils doivent dire, leurs sentiments, leurs pensées. Qu’ils soient de plus en plus malheureux, on exploitera d’autant mieux leur inquiète activité: qu’ils n’aient ni foyer, ni famille, ni patrie, ni coeur, s’il se peut: pour servir un système mort, il faut des morts, des morts errans, agités, sans sépulcre et sans repos. La freddezza più ripugnante, la sterilità più amara, il rigore, l’inflessibilità, ecco ciò che accoglie gli alunni dei seminari entrando in quelle squallide mura: l’anima loro ne è agghiacciata e spaventata di un tratto. Tutto inoltre si mette in opera per completare la loro degradazione, fino la perversità degli alimenti, fino ad assoggettarli al mestiere di servitori; e quasi questo fosse poco, si chiama in soccorso lo spionaggio, l’ipocrisia, e la denunzia organizzata come un dovere. Lo spirito è inaridito in uno studio infecondo e disgustoso, il corpo demoralizzato da passioni e da abitudini mostruose, l’anima pervertita da principii velenosi, da affetti colpevoli, e resa tabida dall’ipocrisia, dal fanatismo, dall’ignoranza. Quest’uomo, dopo aver lottato lunghi anni contro le violenze della natura, l’astuzia, il cinismo dei suoi pari, scende nell’arena del mondo per lottare contro gli uomini. Egli viene armato di tutto punto, ed il combattimento che impegna è contro lo spirito umano e tutte le sue doti, contro la vita e tutte le delizie. Egli odia la libertà, la bellezza, i piaceri, la ragione, la gioia, perchè tutti questi soavi beni sono per lui delitti: egli si fa strumento di chi opprime, perchè lunghi anni ha sopportato l’oppressione ed offerto in olocausto la libertà: egli grida