Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/275

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sentito a questo scambio infame. Il termometro del cuore non sale giammai sì alto per il calore dei sentimenti che sotto il soffio delle passioni. Nondimeno, quando l’ora di recarsi al Gesù Nuovo scoccò, Bambina vi si rese, e trovò il padre Piombini installato di già nel suo confessionale e circondato da penitenti.

Bambina aspettò il suo turno, non senza qualche intimo scoraggiamento. Più d’una volta la fu sul punto di fuggire dalla chiesa. Eppure restò. Ah! se avesse ella avuto un poco di amore per sostenerla! Ah se quel balordo del barone di Sanza non l’avesse così stupidamente indispettita! Ma no, ella era sola. In questo vasto mondo, non vi era che una creatura che l’amasse ancora, l’amasse fino al delirio, quantunque sì tristamente esigente. Ella s’inginocchiò al confessionale ed ascoltò il padre Piombini.

Questo disgraziato non si difendeva più. E’ non provò neppure di lottare. Egli comunicò a Bambina un secreto, cui teneva da lady Keith, che era conosciuto solamente da un altro uomo: il barone Colini. Poi e’ disse alle altre persone che aspettavano per confessarsi ch’egli era indisposto, e lasciò il confessionale.

Bambina non ebbe la forza d’uscire dalla chiesa. La sua catastrofe era compiuta. Ella teneva già in mano il prezzo del suo onore: bisognava pagare adesso. Pagare? Orrore!