Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il sorbetto della regina, Milano, Treves, 1890.djvu/204

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a fare, che interrogare il colonnello. Circondarono il loro amico, il loro padrone. La ferita sembrava grave, perchè l’arteria brachiale era stata tagliata. Avvolsero il braccio d’una pezzuola, presero il ferito che era svenuto nelle loro braccia e lo portarono all’ospedale dei Pellegrini là vicino.

Furono ricevuti da Bruto.

— È il marchese di Diano! sclamarono quei giovanotti, credendo fare impressione sul chirurgo e raddoppiare così la sua attenzione e le sue cure.

Bruto impallidì.

Egli aveva sotto la sua mano l’amante di Cecilia, colui che aveva rapito Lena e lo sapeva.

— È un ferito, pensò egli.

E si mise all’opera.