Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il sorbetto della regina, Milano, Treves, 1890.djvu/241

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CAPITOLO IX.


I piccoli incidenti.


La principessa di Kerson aspettava da un’ora nel piccolo appartamento, dietro la portiera di velluto dello studio del conte di Ruitz.

Questo appartamento si componeva di due stanze, d’un gabinetto molto riccamente mobigliato, ma di molte cattivo gusto, e di un’altra camera più semplice, tappezzata di damasco rosso, con un letto splendido ed una toletta di marmo bianco coperta di cristalli di Boemia.

La luce delle due stanze era stata artisticamente graduata con vetri opachi e colorati. Essa raddolciva con un chiarore simile all’alba tutti i colori e tutti gli oggetti.

Delle guastade colme di fiori profumavano l’aria. I molli tappeti bianchi, a fiori paonazzi, assordivano il passo e le ondulazioni della voce.

Dei divani di raso bianco a nappe nere ed oro correvano lungo i muri, e aprivano le loro braccia ovunque si volesse riposare. Nulla che potesse gridare o far strepito. Nulla di angoloso, di troppo accentuato, di troppo determi-