Pagina:Pirandello - Il fu Mattia Pascal, Milano (1919).djvu/100

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minutissimo carattere: Ci telegrafano da Miragno.

— Miragno? Chi si sarà suicidato nel mio paese?

Lessi:

« Ieri, sabato 28, è stato rinvenuto nella gora d’un mulino un cadavere in istato d’avanzata putrefazione....

A un tratto, la vista mi s’annebbiò, sembrandomi di scorgere nel rigo seguente il nome del mio podere; e, siccome stentavo a leggere, con un occhio solo, quella stampa minuscola, m’alzai in piedi, per essere più vicino al lume.

« ....putrefazione. Il molino è sito in un podere detto della Stia, a circa due chilometri dalla nostra città. Accorsa sopra luogo l’autorità giudiziaria con altra gente, il cadavere fu estratto dalla gora per le constatazioni di legge e piantonato. Più tardi esso fu riconosciuto per quello del nostro....

Il cuore mi balzò in gola e guardai, spiritato, i miei compagni di viaggio che dormivano tutti.

« Accorsa sopra luogo.... estratto dalla gora.... e piantonato.... fu riconosciuto per quello del nostro bibliotecario....

— Io?

« Accorsa sopra luogo.... più tardi.... per quello del nostro bibliotecario Mattia Pascal, scomparso da parecchi giorni. Causa del suicidio: dissesti finanziarii. »

— Io?... Scomparso.... riconosciuto.... Mattia Pascal....

Rilessi con piglio feroce e col cuore in tumulto non so più quante volte quelle poche righe. Nel primo impeto, tutte le mie energie vitali insorsero violentemente per protestare: