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106 | Luigi Pirandello |
La Figliastra.
Per chi cade nella colpa, signore, il responsabile di tutte le colpe che seguono, non è sempre chi, primo, determinò la caduta? E per me, è lui, anche da prima ch'io nascessi. Lo guardi; e veda se non è vero!
Il Direttore.
Benissimo! E le par poco il peso di tanta responsabilità su lui? Gli dia modo e campo di rappresentarla!
La Figliastra.
E come, scusi? dico, come potrebbe rappresentare tutti i suoi «nobili» rimorsi, tutti i suoi tormenti «morali», se lei vuol risparmiargli l'orrore d'essersi un bel giorno trovata tra le braccia, dopo averla invitata a togliersi l'abito del suo lutto recente, donna e già caduta, quella bambina, signore, quella bambina ch'egli si recava a vedere uscire dalla scuola? (si commuove).
La Madre, nel sentirle dire così, sopraffatta da un'èmpito d'incontenibile ambascia, che s'esprime prima in alcuni gemiti soffocati, cede alla fine a un pianto perduto. La commozione vince tutti. Lunga pausa.