Pagina:Pirandello - Uno nessuno e centomila, Milano, Mondadori, 1936.djvu/160

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§ 7. Il punto vivo.


Quantorzo, difatti, cominciò presto a turbarsi, non appena i suoi occhi s’infrontarono coi miei; a smarrirsi, parlando; tanto che senza volerlo accennava di tratto in tratto di levare una mano, come per dire: “No, aspetta„.

Ma non tardai a scoprire l’inganno.

Si smarriva così, non già perchè il mio sguardo gli facesse vacillare la sicurezza di sè, ma perchè gli era parso di leggermi negli occhi che io avessi già compreso la ragione riposta per cui era venuto a farmi quella visita: che era di legarmi mani e piedi, d’intesa con Firbo, protestando che non avrebbe potuto più fare il direttore della banca, se io intendevo d’arrogarmi il diritto di compiere altri atti improvvisi e arbitrarii, di cui nè lui nè Firbo avrebbero potuto assumersi la responsabilità.

Allora, certo di questo, mi proposi di sconcertarlo, non però subitaneamente come avevo fatto l’altra volta parlando e gestendo come un pazzo davanti a lui e a Firbo, ma al contrario; per il gusto di vedere come se ne sarebbe andato via, dopo essere venuto così fermo in quel proposito; il gusto, dico, che poteva darmi