Pagina:Pirandello - Uno nessuno e centomila, Milano, Mondadori, 1936.djvu/94

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a un certo punto ci parranno sbagliati, o tutti veri, che è lo stesso; perchè una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile. La facoltà d’illuderci che la realtà d’oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall’altro ci precipita in un vuoto senza fine, perchè la realtà d’oggi è destinata a scoprircisi illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita.


§ 8. Caliamo un poco.


Vi pare che l’abbia presa troppo alta? E caliamo un poco. La palla è elastica; ma per rimbalzare bisogna che tocchi terra. Tocchiamo terra e facciamola rivenire alla mano.

Di quali fatti volete parlare? Del fatto ch’io sono nato, anno tale, mese tale, giorno tale, nella nobile città di Richieri, nella casa in via tale, numero tale, dal signor Tal dei Tali e dalla signora Tal dei Tali; battezzato nella chiesa madre di giorni sei; mandato a scuola d’anni sei; ammogliato d’anni ventitrè; alto di statura un metro e sessantotto; rosso di pelo, ecc. ecc.?

Sono i miei connotati. Dati di fatto, dite voi. E vor-