Pagina:Pirandello - Uno nessuno e centomila, Milano, Mondadori, 1936.djvu/97

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E il quinto:

— Che doveva fare? Ma se non ha fatto niente! —

E sarete capaci d’azzuffarvi per ciò che Moscarda ha fatto o non ha fatto, per ciò che doveva o non doveva fare, senza voler capire che il Moscarda dell’uno non è il Moscarda dell’altro; credendo di parlare d’un Moscarda solo, che è proprio uno, sì, quello che vi sta davanti così e così, come voi lo vedete, come voi lo toccate; mentre parlate di cinque Moscarda; perchè anche gli altri quattro ne hanno uno davanti, uno per ciascuno, che è quello solo, così e così, come ciascuno lo vede e lo tocca. Cinque; e sei, se il povero Moscarda si vede e si tocca uno anche per sè; uno e nessuno, ahimè, come egli si vede e si tocca, se gli altri cinque lo vedono e lo toccano altrimenti.


§ 9. Chiudiamo la parentesi.


Tuttavia mi sforzerò di darvi, non dubitate, quella realtà che voi credete d’avere; cioè a dire, di volervi in me come voi vi volete. Non è possibile, ormai lo sappiamo bene, giacchè, per quanti sforzi io faccia di rappresentarvi a modo vostro, sarà sempre “un modo vostro„ soltanto per me, non “un modo vostro„ per voi e per gli altri.