Pagina:Poe - Eureka, 1902.djvu/56

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EUREKA 56 frammento si moveva con maggiore velocità che le altre. Il moviménto superiore prevalendo deve aver fatto girare vorticosamente ogni frammento, cioè fu la causa della rotazione; e la direzione della rotazione deve naturalmente essere stata la direzione della rivoluzione da cui derivò. Tutti i frammenti essendo diventati soggetti alla rotazione già descritta, devono, unendosi, averla impartita al pianeta costituito dalla loro coalescenza. Questo pianeta fu Nettuno. La sua materia prima continuando a subire condensazione, e la forza centrifuga generata nella sua rotazione ottenendo, alfine, la prevalenza sulla forza centripeta, come prima nel caso del globo generatore, fu pure proiettato un anello dalla superficie equatoriale di questo pianeta: quest’anello essendo uniforme nella sua costituzione, fu rotto in pezzi, ed i suoi diversi frammenti, essendo assorbiti dal più massiccio, furono collettivamente riuniti sotto forma di sfera in una luna. Susseguentemente, l’operazione fu ripetuta ed una seconda luna ne fu il risultato. Noi cosi spieghiamo il pianeta Nettuno con i due satelliti che lo accompagnano. Projettando un anello dall’equatore, il Sole ristabilisce quell'equilibrio fra le sue due forze centripete e centrifughe che erano state disturbate nel processo di condensazione ; ma siccome questa condensazione continuava ancora sempre, {'‘equilibrio fu di nuovo immediatamente disturbato per l'au- me tare della rotazione. Mentre la massa si era tanto ristretta da occupare quello spazio sferico che circonscrive appunto l’orbita di Urano, si comprenderà che la forza centrifuga aveva ottenuto un ascendente tanto grande che era necessario un nuovo alleggerimento: un secondo anello equatoriale fu conseguentemente projettato, il quale divenendo non uniforme, fu rotto come prima nel caso di Nettuno e i frammenti formarono il pianeta Urano, la velocita della sua attuale rivoluzione attorno al Sole indica, senza dubbio, la velocità rotatoria di questa superficie equatoriale del Sole al momento della separazione. Urano, prendendo la sua rotazione dalle rotazioni collettive dei frammenti che lo composero, come si spiegò precedentemente, allora lanciò anelli dopò anelli, ognuno dei quali, rompendosi, formò una luna; — altre lune, in epoche differenti, furono formate in questo modo per mezzo della rottura e della sferizzazione generale di molti anelli distinti non uniformi. Mentre il Sole si era ristretto fino ad occupare lo spazio che circonscrive appunto l’orbita di Saturno, l'equilibrio, noi supponiamo, fra la sua forza centripeta e la forza centrifuga fu di nuovo tanto disturbato, per l’aumentare della velocità rotatoria risultante dalla condensazione, che un terzo sforzo per ristabilire l’equilibrio divenne necessario; e. fu quindi projettata una fascia anulare, come avvenne