Pagina:Poe - Eureka, 1902.djvu/59

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EUREKA 59 àiluso, venga travata, 0 prima 0 poi, lina delle più lori conferme possibili dell'ipotesi generale, io non pretendo a nessun spinto speciale di divinazione. L” Unica didicullà, invece, di questo caso sembra il non prenderla (1, 1 corpi progettati coi procedimenti descritti, cambierebbero, come si e visto, la rotazione superlieiaie dei globi da cui ebbero origine, con una rivoluzione di eguale velocità attorno a quei globi prosi come centri distanti; e la rivoluzione cosi generata continuerà finché la forza centripeta o quella con cui il corpo projettato gravita verso il corpo generatore non sia nè maggiore nè minore di quella colla quale esso venne proiettata — cioè della velocità centrifuga 0. molto più propriamente, della velocità tangenziale. Tuttavia, dall'unita di origine di queste due forze noi avremmo potuto prevedere ciò che sono in realtà — l una controbilanciante perfettamente l'altra. Si è.gia dimostrato che I atto deila projezione è, in ogni caso, semplicemente un atto per la conservazione dcH’cquilibrio. Tuttavia, dopo aver attribuito la forza centripeta alla onnipossente legge della Gravitazione, è stato di moda per alcuni trattati astronomici di cercare oltre i limiti della pura natura — cioè della Causa Secondaria — una soluzione del fenomeno della velocità tangenziale. Essi attribuiscono direttamente quest' ultima ad una Causa Prima — a Dio. Essi asseriscono che la forza che conduce un corpo stellare attorno al suo pianeta principale è originata da un impulso dato immediatamente dal dito — questa è la fanciullesca fraseologia impiegata — dal dito della Divinità stessa. In questo modo si capisce come i pianeti completamente formati fossero stati lanciati dalla mano Divina in una posizione vicina ai soli, con uno sforzo matematicamente proporzionato alle masse o capacità attrattive dei soli stessi. Un’idea cosi grossolanamente antifilosofica, sebbene così pigramente adottata, poteva nascere solamente dalla difficoltà di spiegare altrimenti l'adattamento reciproco assolutamente esatto di due forze cosi apparentemente indipendenti una dall'altra, come sono la forza gravitante e la tangenziale. Ma si dovrebbe ricordare che, per molto tempo, la coincidenza tra la rotazione della luna e la sua rivoluzione siderale — due cose apparentemente molto più indipendenti che quelle più sopra accennate — fu considerata come un fatto positivamente miracoloso; e vi fu una forte disposizione, anche tra gli astronomi, ad attribuire questo (1) Io sono pronto a dimostrare che la rivoluzione anormale dei satelliti di Urano è lina semplice anomalia di prospettiva che deriva dall’inclinazione dell’asse del pianeta