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EUREKA 84 merevole moltitudine di stelle che compone quel gruppo 0 « nebulosa » al quale il nostro sistema, come quello della stella 61 del Cigno, appartiene. Io ho infatto esposto il caso con grande moderazione. Noi abbiamo delle eccellenti ragioni per credere che la stella 61 del Cigno sia una delle stelle più vicine, e cosi per concludere, almeno per ora, diremo che la sua distanza da noi è minore della distanza media fra ogni stella del magnifico gruppo della Via Lattea. È qui ancora un’ultima volta mi pare conveniente osservare che ancora non si è parlato che di inezie. Cessiamo di meravigliarci dello spazio che vi è fra stella e stella nel nostro gruppo o in qualsiasi altro gruppo particolare, rivolgiamo piuttosto i nostri pensieri alle distanze fra un gruppo e l’altro nel gruppo dell’ Universo che tutto comprende. • Ho già detto che la luce procede in ragione di 167 000 miglia al secondo — cioè circa 10 milioni di miglia in un minuto o circa 600 milioni di miglia in un’ora: — pure alcune nebulose sono cosi lontane da noi che anche la luce per quanto cammini con tale velocità non potrebbe arrivare a noi, da quelle misteriose regioni, in meno di tre milioni di anni. Questi calcoli del resto sono stati fatti da Herschel il maggiore, basandosi puramente su quei gruppi comparativamente più vicini che erano alla portata del suo telescopio. Però vi sono delle nebulose che attraverso al magico telescopio di Lord Rosse susurrano in quest’istante alle nostre orecchie il segreto di un milione di secoli passati. In una parola gli eventi che noi osserviamo — in questo momento — ih quei mondi lontani — sono gli eventi identici che interessavano i loro abitanti dieci centinaia di migliaja di secoli fa. In intervalli — in distanze come quella che impone sull 'anima questa suggestione — piuttosto che sulla mente — noi troviamo alfine una gradazione adattata a tutte le frivole considerazioni anteriori di quantità. XIII. Giacché la nostra imaginazione è così piena delle distanze cosmiche, prendiamo l'opportunità di parlare delle difficoltà che noi abbiamo provato cosi sovente, mentre seguivamo il sentiero battuto della meditazione astronomica, per spiegare gl’innumerevoli vuoti ai quali si è già accennato — per comprendere perchè siano stati creati fra stella e stella — fra gruppo e gruppo — degli abissi così perfettamente vuoti e quindi apparentemente cosi inutili — per scoprire, in breve, una ragione sufficiente della scala Titànica sulla quale, per quanto riguarda il puro Spazio, pare sia stato costrutto l'Universo, lo affermo clic l’Astronomia ha visibilmente