Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/123

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«Hoo!» disse il re.

«Alcune centinaia di miglia più in là ci portarono in un clima dove l’atmosfera era così densa da sopportare del ferro, dell’acciaio, allo stesso modo che la nostra sostiene le piume.» 1

«Caspita!» disse il re.

«Procedendo sempre nella stessa direzione, arrivammo tosto nella più magnifica regione di tutto il mondo. La traversava serpeggiando uno splendido fiume, per parecchie migliaia di miglia. Questo fiume era di una profondità incredibile e di una trasparenza più ricca che quella dell’ambra. Era largo da tre a sei miglia; e le sue rive, che salivano perpendicolarmente dalle due parti a un’altezza di mille e duecento piedi, erano incoronate da alberi eternamente fioriti, e da fiori perpetui e profumati, che facevano di tutto il territorio un solo sgargiante giardino; ma questa lussureggiante contrada si chiamava il Regno dell’Orrore, e l’entrarvi portava a morte inevitabile» 2.

«Humph!» disse il re.

«Lasciammo questo regno in gran fretta, e

  1. «Il più duro acciaio che si sia mai fabbricato può essere ridotto, sottoponendolo all’azione del cannello ossidrico, in polvere impalpabile, che si libra facilmente nell’aria».
  2. «La regione del Niger. Vedere il Colonial Magazine di Simmond.