Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/78

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le andai incontro coll’aria tranquilla di una vecchia conoscenza di famiglia. Con una presenza di spirito tutta parigina, essa si adattò senz’altro alla situazione e mi tese, per salutarmi, la più affascinante delle manine. Il domestico restò discretamente indietro; mentre noi, i nostri cuori pieni sino a scoppiare, discorrevamo a lungo e liberamente del nostro amore.

Siccome Madame Lalande parlava inglese ancor meno correntemente che non lo scrivesse, la nostra conversazione si svolse necessariamente in francese.

In questa lingua soave, tanto adatta al linguaggio della passione, mi abbandonai all’impetuoso entusiasmo della mia natura e con tutta l’eloquenza di cui disponevo la supplicai di consentire a un matrimonio immediato.

Essa sorrise di questa mia impazienza; tirò in ballo la vecchia storio del decoro, questo spauracchio che distoglie tanta gente dalla felicità sin quando l’occasione è fuggita per sempre.

Io ero stato molto imprudente, osservò, a far noto a tutti i miei amici il mio desiderio di conoscerla, facendo così sapere che non v’ero ancor riuscito; in tal modo era dunque impossibile celare la data della nostra prima conoscenza. E mi fece notare, arrossendo, quanto la data stessa