Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/99

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mente cadde su di me. Le deficenze della mia vista vennero allora svelate; poichè erano notorie, sebbene di queste notorietà io non avessi mai avuto il minimo sospetto; e la mia buona vecchia parente scoprì, con suo gran dispiacere che si era ingannata supponendomi al corrente della sua identità, e che mi ero soltanto esposto a una ridicola figura col fare apertamente la corte a una vecchia sconosciuta. Allo scopo di punirmi di questa leggerezza combinò allora un complotto con Talbot. Egli mi sfuggì di proposito onde evitare di presentarmi a lei. Quanto alle informazioni che chiesi in istrada sulla «adorabile vedova Madame Lalande» tutti supposero che avessero tratto alla più giovine delle due signore, come era naturale; e così si potrà facilmente spiegare la conversazione che ebbi con quei tre giovani che incontrai appena uscito dall’albergo di Talbot, come la loro allusione a Ninon de l’Enclos. Non ebbi nessuna occasione di vedere Madame Lalande da vicino alla luce del giorno, e alla sua serata musicale, la mia sciocca ripugnanza a valermi dell’aiuto degli occhiali, mi impedì di rendermi conto della sua vera età. Quando Madame Lalande venne invitata a cantare, si intendeva la più giovane delle due signore, la quale infatti si alzò alla chiamata; e la mia arcibisnonna, per mantenere