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56 ESIODO 240-267

le nereidi


240E nacquer da Nerèo1, nel ponto ove mai non si miete,
altre piacevoli Dee, cui madre fu Dòride, prole
d’Ocèano eccelso fiume, famosa per bella cesarie:
Prima, Reginadeiventi, Salvezza, Bonaccia, Anfitrite,
Tètide, Donibella, Velocesuiflutti, Azzurrina,
245Grotta la snella, Fiorente l'amabile, Metadisguardi,
Bellavittoria dal braccio di rose, Dilettodeicuori,
Tuttadimiele vezzosa, Rifugiodeiporti, Miranda,
Regala, Solcalonda, Munifica, Regnasuicapi,
Isolabella, Spiaggia, Potenza, la braccia di rose
250Mentemaretta, e Corrisuivortici tutta dolcezza,
Dòride, Girapupilla, la dolce a veder Galatea,
e Frenalonde che i flutti del mare cosperso di nebbia
agevolmente, e i soffi del vento gagliardo raffrena,
con Anfitrite dai vaghi malleoli, con Placamarosi,
255Maretta, e Riva bellacorona, e Signoradelmare,
e Glaucanorma amica del riso, e Travalicaponto,
e Pianastesa, e Belladistesa, e Signoradigenti,
e Multimperia, e Scioglidaitriboli, e Liberidea,
Giuradinò2, bellezza immune da pecca, ed Arena
260di grazïose membra, Menippe divina, Isolina,
e Buonarotta, Prudenza, Giustizia ed Immunedainganno,
che uguale è per finezza di mente, al suo padre immortale.
Queste le figlie sono di Nèreo immune da pecche:
sono cinquanta, esperte fanciulle nell’opere egregie.

i figli di taumante e d’elettra



265E Taümante, sposò d’Ocèano dai gorghi profondi
la figlia, Elettra. Ed Iri veloce die’ questa alla luce,
ed Occhipète e Procella, le Arpie dalle fulgide chiome,