Pagina:Poesie (Carducci).djvu/434

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408 giambi ed epodi


Cedon le file: e via per l’aria accesa
La furia del rintocco ulula forte
Contro i tamburi e in vetta d’ogni chiesa
64Canta la morte.

Da gli odi fiamma d’olocausti santi,
Da i vapori del sangue alito pio
Sale: o martire plebe, a te davanti
68Folgora Dio.

Ecco, su’ corpi de’ mal noti eroi
Erge la patria i suoi color festiva;
Ed i vecchi e le donne e i figli tuoi
72Gridano, Viva.

Il tuo sangue a la patria oggi: a la legge
Il sangue e il pan domani. E pur non fai
Tu leggi, o plebe, e, diredato gregge,
76Patria non hai.

Ma quei che a te niegan la patria, quelli
Che per sangue e sudor ti danno oltraggio,
Ne’ giorni del conflitto orridi e belli,
80Quando al gran raggio

De l’estate si muore e incontro al rombo
De’ cannoni le picche ondanti vanno
E co’ le pietre si risponde al piombo,
84Ove, ove stanno?