Pagina:Poesie (Carducci).djvu/515

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giambi ed epodi 489


E nel marmo anche par senta co’ mustacchi intirizziti
52Caldo il colpo e freddo il ghiaccio del pugnal de’ gesuiti.

Marceremo a Nostra Donna. Mitrïati e porporati
Tre arcivescovi i lor sonni per accoglierne han lasciati.

Su l’entrata sta solenne con l’asperges d’oro in pugno
56Quel che tinse del suo sangue gli arsi lastrici di giugno.

In disparte ginocchioni veglia a dire le secrete
Quel che spento fu in sacrato per le mani d’un suo prete.

Benedice la corona del figliuol di San Luigi
60Quel che giacque sotto il piombo del comune di Parigi.

Tristi cose. Al men tuo padre (son cortesi i giacobini)
Nel palchetto d’un teatro morí al suon de’ vïolini.

Coprí l’onda de l’orchestra la real confessïone,
64Salí Cristo in sacramento tra le meschere al veglione.