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ALLO STESSO
DALLA CAMPAGNA DE’ CONTI POMPEI
OVE ANCO GIROLAMO ERA ASPETTATO
SONETTO
Superbi tetti, aprici colli, amene
Piagge, e voi faggi, e verdeggianti allori,
Dove ad onta de’ crudi estivi ardori
Dolce fresc’ aura a ricercar mi viene;
Tosto, se pur non è vana mia spene,
Pompei l’onor degli Arcadi Pastori
Fia che tra voi soggiorni, e v’innamori
Colle sue note di dolcezza piene.
Sì: voi l’udrete, e cederanvi intanto
La gloria i boschi che solcano un giorno
Lieti ascoltar di Fracastoro il canto:
E i cari a Lesbia placidi ritiri,
Cui fa specchio il Benaco, e a cui d’intorno
Fama è che il gran Catullo ancor s’aggiri.