Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/165

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Vidi un’età delle sue forze altera,
     E il decimo Leon ne andò festoso,
     Intorno ad esso egregi
     Cotanti fur di civiltà i cultori.
     275Oltremonti ferveano ira guerriera
     E furibondo zel religïoso,
     Sì che Roma schernìan popoli e regi;
     Ma ad onta delle guerre e degli errori,
     Di belle arti reìna
     280Anzi al mondo brillò Roma divina.

                             ................

Voce tonò fra i nobili intelletti;
     « Questo è il secol fecondo, in cui gagliarde
     E fantasìa e ragione
     Le lor potenze spiegano a vicenda;
     285Destano, è ver, gli spirti maledetti
     Nuove eresìe, ma vieppiù fervid’arde
     Zelo di verità nella tenzone,
     E fìa che pel Concilio indi più splenda:
     Per queste grandi lutte
     290Le insorte larve sperderansi tutte ».