Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/204

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Nelle sembianze del terren natìo
     V’è un potere indicibil che raccende
     12Ogni ricordo, ogni desir più pio.
  
So che spiagge, quai siansi, inclite rende
     Più d’un merto söave a chi vi nacque,
     15E bella è patria pur fra balze orrende;

Ma nessuna di grazia armonìa tacque,
     O Saluzzo, in tue rocce e in tue colline,
     18E ne’ tuoi campi e in tue purissim’acque.
  
Ogni spirto gentil che peregrine
     A piè di queste nostre Alpi si sente
     21Letizïar da fantasie divine.

Sovra il tuo Carlo, e il dotto suo parente1,
     Che pii vergaron le memorie avite,
     24Spanda grazia immortal l’Onnipossente!

Dolce è saper che di non pigre vite
     Progenie siamo, e qui tenzone e regno
     27Fu d’alme da amor patrio ingentilite.

  1. Carlo Muletti, e Delfino suo padre, Storici di Saluzzo.
    — Io m’onoro dell’amicizia di Carlo, e parimente di quella del Maggiore Felice, suo fratello.