Pagina:Poeti minori del Settecento I.djvu/153

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i - poemetti 143

e gli occhi al tatto or son maestri e guida,
e insiem rivolti a mille obbietti e mille
460fanno all’alma tesoro ampio d’idee.
Arbitra omai di quattro sensi, e dotta
dell’uso lor, l’improvvida donzella
rischi non teme, e ravvenir non cura,
finché la voce delle spente voglie
465s’alza di nuovo imperiosa, e forza
è che si pieghi a soddisfarla. I suoi
molti perigli la fan saggia, e il duolo
d’ogni suo fallo ammonitor severo
fa che da lui la malagevol arte
470apprenda del gioir. . . . . . . .