Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu/267

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il milione 253

coppia fossero accompagnati insieme. E sappiate che questo donzello era forte e prode, e non trovava uomo che ’l vincesse, nè che si potesse con lui in ogni pruova.1 Or vennono insieme il donzello e la donzella alle prese, e furonsi presi insieme alle braccia, e feciono una molto bella incominciata: ma poco durò, che convenne pure che il donzello perdesse la prova. Allora si levò in sulla sala il maggior duolo del mondo, perchè il donzello avea cosí perduto, ch’era uno de’ piue belli uomeni che vi fosse ancora venuto o che mai fosse veduto. E allotta ebbe la donzella questi mille cavalli, [e '1 donzello si partio, ed andossene in sua contrada molto vergognoso]. E voglio che voi sappiate che lo re Caidu menò questa sua figliola in piú battaglie: e quando ella era alla battaglia, ella si gittava tra’ nemici sí fieramente,2 che non era cavaliere sie ardito nè sí forte ch’ella noi prendesse per forza e menavalo via; e faceva molte prodezze d’arme. Or lasciamo di questa materia, e udirete d’una battaglia che fu tra lo re Caidu ed Argo (Argon), figliuolo dello re Abaga, signore del Levante.

  1. Berl. si se afrontò insenbre... Dapuò che tuti do fono prexi insenbre ale braze, s’andavano tirando or qua or lá: pur adevene che la fia del re avense, e quelo mise in tera.
  2. Berl. e prendea uno cavalier per suo’ forza, e menavelo prexon ale suo’ zente.