Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/118

Da Wikisource.

81

quattro, o tre, deìle qual li pastori fanno scodelle, e vasi grandi, dove mangiano, e con quelli serrano anco i luoghi dove tengono le lor bestie: e gli fu detto, che vi sono lupi infiniti, eh5 uccidono molti di quei becchi: e si truova moltitudine di corna, e ossa, che di quelle attorno le vie si fanno i?ran monti per mostrar’ alli viandanti la strada, che passano al tempo della neve: e si cammina per dodici giornate, per questa pianura, la qual si chiama Pamer, 171 e in tutto questo cammino non si truova alcuna abitazione, per il che bisogna, che i viandanti portino seco le vettovaglie. Ivi non appare sorte alcuna d uccelli per 1 altezza de’ monti, e gli fu affermato per miracolo, che per l’asprezza del freddo, il fuoco non è così chiaro, come negli altri luoghi, ne si può ben con quello cuocere cosa alcuna. 172 Poichè si ha cavalcato le dette dodici giornate, bisogna cavalcare circa quaranta giornate, 173 pur verso Levante, e Greco, continuamente per monti, coste, e valli, passando molti fiumi, e luoghi deserti, ne’ quali non si truova abitazione, nè erba alcuna, ma bisogna che gli viandanti portino seco da vivere, e questa contrada, si chiama Beloro. Nelle sommità di quei monti altissimi, vi abitano uomianimali che hanno tanto grandi le corna che secondo alcuni recenti scrittori i Corsak o Volpi piccole del deserto possono ascondervisi. 171. Pamer. La region montuosa ove è la pianura di Partier sembra essere quella detta Pamej da Abulfeda. Il gengrafo ivi rammenta la città di Barghen: w cujus incolae maximam partem nihil aliud agunt, quam ut noxiis et sceleribus alios incomodent et afflgant ♦ (Abulf. p. 5’jo), carattere assai conforme a quello che attribuisce il Polo agli abitanti del Pamer. 177. Qui la lezione del nostro codice è migliore c più esatta >> fuoco non v’ha il calore che gli hae in altre parti, nè non e così cocente colassuso (p. 5a) » Il Forster (I.) a ragione fa riflettere che l’osservazione esattissima del Polo non e stata confermata che cinquecento anni dopo dal celebre naturalista Signore De - I -uc per le proprie osservazioni da lui fatte sulle Alpi. 17^. Cavalcare circa r/itarania giornate. Questo luogo è mollo oscuro esc ’ interpretasse che da Pamer fino a Caschar fossevi la distanza di /jo giornate ciò sarebbe in opposizione coi lumi geografici avuti recentemente dai Viaggiatori Inglesi. Ma non saprei esplicarlo che congetturalmente in »lue guise, o che venisse asserito al Polo che non credo che visitasse esso «tesso Caihgan, che tale era la distanza di quei due luoghi: ossi vero che ei voglia intendere che questa catena di monti ha di lunghezza quaranta giornate, nella quale ipotesi non sarebbevi errore nell’asserzione del Polo. 174. ¡¡clorito /¡elur-tag catena di monti segnata in tutte le carte dell’Asia. 11