C A P. LI.
Della provincia di Egrigajae della città di Calacia e
de’ costumi degli abitanti e zambellotli, che vi si lavorano.
Partendosi da Erginul andando verso Levante a6‘, per otto
giornate, si truova una provincia nominata Egrigaja 2(iu, nella
quale sono molte città, e castella, pur nella gran provincia di
Tangutb; la maestra città, si chiama Calacia 263, le cui genti
adorano gl idoli. Vi sono ancora tre chiese de’Cristiani Nestorini, e sono sono il dominio del Gran Can. In questa città r si lavorano zambellotli di peli di cammeli li più belli e migliori che
si trovin’al mondo, e similmente di lana bianca in grandissima
quantità, i quali i mercanti partendosi di lì, portano per molte contrade e specialmente al Catajo. Or lasciamo di questa
provincia, e diremo d un’altra verso Levante, nominata Tendile,
e così entreremo nelle terre del Prete Gianni. ’
261. Partendosi di qui, e andando verso Levante. Parole degne d’osserva»
zione, in quanto che vuole in tal guisa ignificare il Poi >, che continua a descrivere il suo viaggio, ed avverte una leggera deviazione dalla direzione generale
del medesimo, che come avverti nel Proemio era alla volta di Greco e di Tramontana.
262. Provincia nominata Egrigaya. È il paese secondo Forster detto Irgunrlou o i.rkene - kom da Atmlgazi Buyadur, che significa valle circondata da
monti (Degnigli, t. II. p. 5<>8), patria primitiva dei Turchi, detto Organimi da
Riibriquis, distretto secondo il Deguigne» abitato dagl’Iguri e che comprendeva
parte «lei deserto dello dai Cinesi Lha - Cititi. La congettura è mal tendala
mentre farebbe d’uop’> cercare detto paese a ponente di Campio/i o Cun-tcheu >
quando tanto la Lezione Ramusiana, quanto quella del Testo Ottimo portano che
quel paese è a otto giornale a levatile di Erginul, e questo a cinque giornate
a Levante da Can - tcheu. Fa d’uopo adunque cercarlo nella direzione della
▼ ¡a che «la Cari-tcheu conduce a Keì-pin-Ju: in quella direzione appunto ¿“ segnata nella carta del Salone dello Scudo pubblicata dal Chiarissimo Padre /¿urla? F
siccome ei dice che la capitale di questo-regno è Calacin, ’i ravvisa essere il
regno di Egrigaja il paese degli (>rtu compreso nell’immenso circuito che fa
il fiume linaitg - ho di là dalla Gran Muraglia.
%ty>. Calacia, e meglio il ’Lesto da no» pubblicato (’alalia, c per la direzione e prr I’ analogia di nome si riconosce in un luogo segnalo nella carta
d Asia dell’Anville col uomo di Calatu sul iiume Hoang - ho in Tarla