menta Cogni o Iconio (a), C’disartria o Cesarea (!>) e Sebaste
di Cappadocia (<•), e non rientrain via che al capo terzo, ove
tratta dell’Armenia Maggiore.
A cpcesto luogo occasione di grande oscurità è, che nel parlare della contrada, e posteriormente della Persia, descrive alla
rinfusa i luoghi che vide all’andata e al ritorno della Cina, e
per non ismarrire il suo camino non avvi altra guida che il
suo Proemio. Cresce I oscurità, il ragionar che fa daltri paesi,
di cui ebbe relazione da altri. Infatti è d’uopo che il leggitore
abbia sempre presente, che il Polo ebbe l’alto di vi samento,oltre il
dare la nuda relazion del suo viaggio, di comprendere nel Milione un compiuto ragguaglio di tutte le terre asiatiche ed africane, poco note, o sconosciute ai latini, e di dirne quanto ei
nè apparòy come lo dichiara nella conclusione all opera: avete inteso tutti i fatti dei Tartari e dei Saracini, quanto se ne può
dire, e di lor costumi e degli aìtri paes»Tche sono per Io mondo,
cpianto se ne può cercare e sa pere,sai vo che del Mar Maggiore (del
Mar Nero) non nè abbiamo parlato nè detto nulla, nè delle proviucie che gli sono d’intorno, avegnachè noi il cerchiamo ben tutto,
perciò lascio a dire quello che non sia bisogno nè utile. e quello
che ali ri sa tutto dì (d). Anzi nel Parigino I. che ha indole
di prima dettatura, dice voler descrivere la Mer Gregnoir, (il
Alar Maggior), e poscia come pentito, soggiunge non farlo
per l allegata ragione (e). Cosi ei non toccò della Palestina,
della Sona, dell Egitto, nè di quella parte dell Asia Minore
rimasta ai Greci, che i trafficanti Latini, i Crocesignati visitavano gioì nal niente. La dettatura del Milione dichiara,
quanto a questo divisamento s attenesse fedelmente. Infatti ei
descrisse dell Asia, quanto ne comprendono il Mar Ghiacciato,
V Oceano Orientale, lIndico, e l’Etiopico. Nè pago di descrivere il continente, parla delle isole più famose di quei
mari. Indi tratta di tutte le scoperte degli Arabi sulla costa
orientale dell’Affrica, regione che per le incerte cognizioni geo(•) T. ir. not.4>- ’b, Iblei, not. \i. (c) Ibid.not. 43. (d) 1.1. p. 217. (<’) p.274’