Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/213

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vi sono femmine da partito veuticinquemila, computate quelle della rnttà nuova, e quelle de’ borghi della città vecchia, le quali servono de’suoi corpi agli uomini per denari. E hanno un capitano generale, e per ciascun centinajo, e ciascun migliajo vi è un capo, e tutti rispondono al generale: e la causa perchè queste femmine hanno capitano, è perchè ogni volta, che vengono ambasciatori al Gran Can, per cose, e faccende di esso signore, e che stanno alle spese di quello, le quali lor vengono fatte onoratissime, questo capitano è obbligalo di dare ogni notte a detti ambasciatori, e a ciascuno della famiglia una femmina da partito, e ogni notte si cambiano, e non hanno alcun prezzo, imperocchè questo è il tributo, che pagano al Gran Can. Oltre di ciò, le guardie cavalcano sempre la notte per la città, a trenta e quaranta, cercando, e investigando s’alcuna persona ad ora straordinaria, cioè dopo il terzo suono della campana vada per la città e trovandosi alcuno si prende, e subito si pone in prigione, e la mattina gli oficiali a ciò deputati l’esaminano, e trovandolo colpevole di qualche misfatto, li danno secondo la qualità di quello, più e meno battiture con un bastone 3,3, per le quali alcune volte ne periscono, e a questo modo sono puniti gli uomini de loro delitti, e non vogliono tra loro sparger sangue, perocchè i loro Bachsi, cioè sapienti astrologhi dicono esser male a spargere il sangue umano. Detto è adunque delle continenze della città di Taidu. Ora diremo come nella città i Caiaini si volsero ribellar«. C A P. VIII. Del tradimento ordinato di far ribellar la città di Cambalk / e come gli autori furono presi e morti. Vera cosa è come di sotto si dirà, che sono deputali dodici uomini, i quali hanno a disporre delle terre, e reggimenti, e di tutte 1 altre cose come meglio lor pare. Tra’ quali v’ era un Sa322. Bastone. Dot gastigo del bastone parla il relatore Musulmano pubblicato dal Renaudot (p. 54). Plano Carpini narra che se alcuno fossesi approssimato di troppo alla tenda Imperiale, e avesse oltrepassati i termini stabiliti, se le guardie potevano raggiungerlo era bastonato, e se non lo potevano acchiappare tiravanli addosso con le frecce (Apud Berg. p. 22).