questo, ora diremo come il Gran Gan mantiene, e regge la sua
corte.
CAP. IX.
Della guardia della persona del Gran Cali, eli è di dodicimila persone.
Il Gran Can, come a ciascun’è manifesto, si fa custodire
da dodicimila cavalieri, i quali si chiamano Casitan 3x+, cioè soldati fedeli del Signore. E questo non fa per paura, ch’ egli abbia d’alcuna persona, ma per eccellenza. Questi dodicimila uomini hanno quattro capitani, ciascuno de’ quali è capitano di tremila; e ciascun capitano con li suoi tremila dimora continuamente
nel palazzo tre dì e tre notti, e compiuto il suo termine, si camglio segreto, lo che fa comprendere come per ufficio fosse chiamato sopra tutt^
le ambasciate di Cublai Cari (ibid), e come per ufficio accompagnasse nelle
spedizioni lontane ordinate da Cublai i Generali Cinesi, o stranieri che forse
non avevano l intera fiducia dell’Imperadore. Parimente si comprende come
avendo a\ uta tanta parte allo scioglimento di quella catastrofe, ei si compiacesse a descrivere minutamente l’accaduto. Ei narra il fatto con maggiori particolarità, delle Storie Cinesi poichè ivi non è detto che la congiura era stata ordita per tutte le citta del "Catajo per iscuotere il giogo dei Tartari, e che
andò a vuoto per l’uccisione di Cangtcheu.
r>2\. Capitari. (Cod. IVicc.) Quescitarn. (Testo della Crusca) Tarn. Pare che il nome della Guardia Imperiale traesse origine dai loro comandanti.
Gengiscan ebbe ai suoi servigi quattro capitani Mugolìi che dierongli insigni
prove di fedeltà e d’amore. Ond’ei riposasse meno disagiatamente essi tennero sospeso un feltro sopra di lui una intera notte, e tutte le notti vegliavano per l.i sua sicurezza. Essi lo accompagnarono in tutte le sue spedizioni, e
gli renderono i più segnalati servigj, perciò ei gli distinse grandemente e secondo le Storie Cinesi: » le» descendants de ces quatre Mongous curent tous de
v f empoty dans le’ gardes du corps, et un les appelloit Ics quatre Kic-stet
v oh n»- les eri retiroit que pour leur dtmner les emplois »le miniati es d’etat
/,r IXnux de Hautrrajrei osserva a questo luogo (Ilist. Gen. de la Chili,
t. J X. p. ioti not.): t feci justilie Marco Polo qui dit Lib. II. c. 12, que le
9 Gran Khan avoit une garde de douze mille Cavaliers, up|xdlès Quesites, cot m.mdèe par quatre chefs, qui avoient trois mille homines s »us leurs ordrcs ’.
Serond© Gaubil quelli r h’’ il Polo appella (Jitetatam erano «letti Kucisè dal nome
che ebl>ero i quattro intrepidi capitani cii Gengiscan. Soggiunge « he delta voce
vrnza l’aggiunto di tarn che leggesi nel Polo lui un significato presso a po< o
pari a «j «» Ilo assegnatogli dal viaggiutgu; (p. 0).