cose necessarie come le sopraddette: e vi manda genti, che
v’abitino y e lavorino le terre, e servino a esse poste; e visi
fanno di gran villaggi; e così gli ambasciatori, e nunzj del Gran
Gin, vanno e vengono per tutte le provincie e regni, e altre
parti sottoposte al suo dominio con gran comodità, e facilità: e
questa è la maggior eccellenza e altezza, che giammai avesse
alcun imperatore o re, ovver altro uomo terreno, perchè più
di dugentomila cavalli stanno in queste poste per le sue provincie, e più di diecimila palazzi forniti di così ricchi apparecchi. E questo è si mirabiì cosa e di tanta valuta, che appena
si potrebbe dire, o scrivere. E s’ alcuno dubitasse come siano
tante genti 363 a far tante faccende, e onde vivono: si risponde,
che tutti gl’Idolatri, e similmente Saraceni tolgono ciascuno sei,
otto, e dieci mogli, purchè gli possino far le spese, e generano infiniti figliuoli, e saranno molli uomini, de’quali ciascuno
averà più di trenta figliuoli, tutti armati lo seguitano, e questo
per causa delle molte mogli. Ma appresso di noi, non s’ha se
non una moglie, e se quella sara sterile l’uomo finirà la sua vita
con lei, nè genera alcun figliuolo, e però non abbiamo tante
gemi come loro36:’. E circa le vettovaglie, n hanno abbastanza.
363. Tante genti. Qui parla dell’immensa popolazione della Cina. Intorno a che avvi gran discrepanza di pareri. Tutti convengono che sonovi provincie immensamente popolate, soprattutto lungo le strade maestre, i fiumi,
i canali e alla prossimità delle grandi città. Ma alcuni non concedono che
l>- provincie r>mule, dai viaggiatori poco o nulla visitate, siano cosi popolose,
rutti però convengono < he la Cina è immensamente popolata. Ai tempi di
Magai Hans conteneva la Cina 11,612,862 famiglie o fuochi senza contare le
donne, i fanciulli, i poveri, i mandarini in uffizio, i soldati, i baccellieri, i licenziati, i dottori, i mandarini giubbilati, coloro che abitavano i fiumi, i bonzi, gli
eunuchi, i principi di sangue imperiale, mentre il censo Cinese non comprende
che coloro che lavorano la terra o che pagano il dazio (p. 4’J) • H Dualdo
crede la Cina più popolata dell’intera Europa (t. II. p. 7.). Secondo lo
Staunton la Cina ha 3oo abitanti per miglili quadrato, mentre i paesi più
popolosi della nostra Europa non ne noverano che 200 circa (Ambas. de l.ord
M icartnejr t. IV. p. r>\\). Pei documenti somministratigli in Cina dai li-gali
Imperiali che atcompagnavanlo, verso la fine del caduto secolo, la Cina faceva "iT>3,ooo,ooo d’anime (ibid. t. V. p. /»3).
36/«. /’unte genti come loro. INon tutti converranno col Polo ’ he la poi
t.amia aumenti la popolazione, soprattutto se alcuno volge lo Sguardo all’Impero l’ureo, e alla costa di Harberia. Male a proposito attribuisce il Polo la
’Oessiva popolazione della Cina al concubinato, mentre pareggiando «piasi ùv