Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/28

Da Wikisource.

xvii

o del Baltistan, e del ridentissimo paese di Caschmìr (n). Poi avverte non voler proseguire per non entrare nell Indie, e come lo notammo di sopra-, riconduce il leggitore a Badagshan, e sulla diritta sua via del Catajo. Nel partirsi da questa città avverte, che prende la volta di greco, e narra che per una via lungo un fiume, si giunge a Vocan (b). Da conto di aver valicata Valtissima catena del Belurtag (c), e passati i monti descrive il paese di Cashgar. Di qui come notammo retrocede, per parlare di Samarcanda 7 ma lo avverte, perche dice che è contrada verso maestro, respettivamente a Cashgar (d). Dichiara, dopo aver divagato fino a Samarcanda, che rientra nella sua via r or lasciamo di questo, e andiamo innanzi, evi racconteremo d’una provincia che è chiamata Yercan (e), e torna a far motto delle distanze itinerarie. Prosegue ordinatamente la relazione, come il suo viaggio per Cotam, o Khoten (f), Peym (s), Ciarciam (li) fino alla città di Lop, che credesi ocriii distrutta. Descrive il vasto deserto di Cobi, o a o " Chamo, cui dìi il nome di questa città. E procedendo per il paese di Tangut, o il regno di Hia dei Cinesi, giunge a Sachion, o Sosion fi), che è la città di So-tcheu, all’uscita del deserto k): e per questa città vedesi segnata la via dei Poli nella Carta del Salone dello Scudo. Criunto ivi, avverte, che fa una delle consuete escursioni.’ avendo detto di questa (di Sachion), dirassi delle altre città, che sono verso maestro, appresso al capo del Deserto (I), si noti che la direzione di maestro c ! opposta a quella del suo camino. Parla di Chamul, di Chingitalas(ycì), e racconta come ivi si fili l’amianto, ma per relazione di un Turco suo compagno ¿’-he vi fu n);ciò che dichiara che non visito quella contrada. Rientra sul suo camino dopo aver parlato di Succiar. Or ci partiremo di qui, e diremo di Campion (o), o Campicion (j>) che è la città di Can-tcheu (q), (a) tu.not. i5ye i(b/ t. il. not. 168. (c) ibid.not. 17^. (d) t.i.p.3a.Parig.i» (e) Gjd. Parig. 1. p. 5o. (f) t. il. not. (86. (g) ibid. not. 187. (h) ibid. not. 190. (i) G>d. Parig. 1 p. r)\. (k) t. 11. not. 1 ’Ìq. (I) t. u.p.99. (m) 1.11. not. aot.e ao3.’ ’uj t. 1. p. 1^0. (o) Lei. Eamiu. (p) Lez. del.-Test. Ott. («() 1.11. not. uoG.