Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/320

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polente e ricco, qual venendo a morte ordinò, die appresso la sua sepoltura vi fossero fabbricate due torri 4S9 a modo ili piramidi, una da uq capo, e l’altra dall’altro, tulle di marmo alle dieci passi, e grosse secondo la convenienza dell’altezza, e di sopra v’ era una palla rotonda. Queste tprri, una era coperta tutta d’una lama d’oro grossa un diio, che altro non si vedeva che oro, c l’altra d’una lama d’argento della medesima grossezza, e aveano congegnate campanelle d’oro, e d’argento, attorno la palla, che ogni volta che soffiava il vento sonavano, che era cosa mollo stupenda a vedere, e similmente la sepoltura era coperta parte di lame d’oro, e parte d’argento, e questo lece far detto re per onor dell’anima sua, acciocchè la memoria sua no 11 perisse. Or avendo il Gran Can deliberato d’aver quella città, \i mandò un valoroso capitano, e la maggior parte dell’ esercito, volse che andassero giocolat i 4‘->°, ovvero buffoni della corte sua, clic ne sono di continuo in gran numero. Or’entrati nella città, e trovale le due torri tanto ricche e adorne, non le vollero toccare senza saputa del Gran Can, qual’inteso che ebbe, che erano state fatte per l’anima sua, non permesse che le toccassero, nò guastassero, per esser questo costume de’Tartari, che reputano gran peccato il muovere alcuna cosa pertinente a’morti. Quivi si iruovano molli elefanti, buoi sai% alici grandi e belli, cervi e daini, e ogni sorte d’animali in i rand’abbondanza. v.’ vono da diritta a sinistra, attaccano tutte le parole, e distìnguono con un seguo lo stucco deile frasi e i punti. Compongono i libri di foglie di palma su.le quali col bulino incidono là scrittura. Ho veduto di tali libri ncila R. Biblioteca di Dresda li inno inoltre manoscritti dipinti a oro c colori. La poesia Birmanna è melodiosa. La comune loquela è meno modulata, ma sogliono musicalmente strascicare la voce finale della frase (ibid. t. II. p. 231). 489. Fabbricate due torri. Sembra che ei descriva il tempio di Shoe-Madu tuttora esistente a Pegu (V. t. 1. p. 119 not. c). 490. Giocolari, o G.ullari (V. t. I. ibid.)