CAP. XX.
Come da Cobìnam, sì va per un deserto dì otto giornate
alla provìncia dì Tìmochaim, nel confine della Persia
verso Tramontana p dell’Alhp.ro del Sole ) che si
chiama V. Albero Secco e della forma de’ frutti
Partendosi da Cobinam, si va per un deserto d’otto
giornate, nel qual’e gran siccità nè vi sono frutti, nè arbori, e l’acqua è anche amara I2?. Onde i viandanti portano
seco le cose al vivere necessarie, nondimeno le bestie loro
per la gran sete le fanno per forza bere di quell’acqua, imperocchè meschiano farina con quell’acqua^ e bellamente le
inducono a bere; e incapo delle otto giornate, si truova una
provincia nominata Timochaim. la qual è posta verso Tramontana ne’ confini della Persia, nella quale sono molte città, le
castelli. Vi è ancora una gran pianura, nella quale v’è 1 Abore del Sole, 128 clic si chiama per i Cristiani l’Albor Sec127. Qui il Polo non fa menzione che delle otto giornate che occorrono
p«r giungere da Cobinam a Yezd ove lascio il deserto. La distanza ordinariamente valutasi di 15 giornate da Kerman a Kubis, e di 16 da Kubis e Yezd.
Ma il Polo che viaggiava con una principessa destinata ad esser la regina della
contrada avrà fatto il viaggio con assai maggior diligenza e sarà useito dal deierto in otto di (Macdon. Kinn. p. irp^. Dice poscia che giungesi ad una provincia di Persia già d i lui rammentata, che appella Timochaim che è come
dicemmo il paese di Damgan, ma sotto tal nome indica il Chorassan. Infatti
Abulfeda nel parlare di detto deserto soggiunge: » quod occupai spatium inter
t Fari, Kerman et inlcr Chorasan, quod idem proprie desertum est Segestanac
(Geograph. p. 260). Anche Ebn. Auchal fra le città a confine del Deserto pone Damghan (p. 194) • & probabile che ai tempi del Polo Damgan fosse
la capitale del Chorassan, e che del suo nome appellasse la provincia. In questo
capo riconduce rapidamente il leggitore sulla via da lui fatta per recarsi al Culaio
azbin come si ravvisa da ciò che segue.
128. L’Albero del Sole deve essere fra Damgan e Casbin, ove è una vaMa pianura ^ Macdonald. Kinn. p. 17~j) come il Polo l’afferma, e dee essere quella che si distende verso le strette già ila noi descritte di Kowar, che
wno;j mezza strada fra queste due città. Infitti il Polo nel Proemio dice
cu ’1 ’lov<i condurre Cogatin a Cusan, il aualc allora si trovava nelle parti
dell Arbore Secco, e nc confini della Per ini con sessanta mila persone, per cui